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Mattarella, stop agli ostacoli per i vaccini

Sanità pubblica Redazione DottNet | 24/10/2017 10:35

Lorenzin, confermato il Fondo per i farmaci oncologici

 Un netto 'no' alle credenze "anti-scientifiche" che ostacolano "indispensabili azioni preventive, come le vaccinazioni, finalizzate a sradicare o a impedire il ritorno di malattie pericolose". Ma anche un messaggio di speranza, perchè "sconfiggere i tumori è possibile.    Ma tutti dobbiamo contribuirvi". Sono le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'annuale cerimonia al Quirinale dedicata all'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (Airc).

Un appuntamento che inaugura simbolicamente 'I Giorni della Ricerca', iniziativa in programma dal 30 ottobre al 5 novembre per informare l'opinione pubblica sui progressi ottenuti per la prevenzione, la diagnosi e la cura del cancro e sostenere con le donazioni dei cittadini nuovi programmi scientifici pluriennali.    "Non possiamo accettare - ha affermato il presidente - che nel XXI secolo acquistino credito credenze anti-scientifiche e che queste credenze ostacolino indispensabili azioni preventive come le vaccinazioni" e "non possiamo consentire che si scarichi sugli altri, che si vaccinano, la sicurezza della salute nella società". Mattarella ha quindi sottolineato l'importanza dell'impegno pubblico che "è cresciuto ma va rafforzato".    Occorre, ha aggiunto, "fare in modo che le strategie pubbliche diventino volano anche di investimenti privati. E' necessario creare sinergie sempre più efficaci tra il pubblico, il privato e le energie del Terzo settore e del no profit".

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Illustrando gli avanzamenti della ricerca, Mattarella ha anche ricordato l'oncologo Umberto Veronesi, un "protagonista del Paese", ed ha invitato ad "aumentare l'impegno per le cure palliative". Dal presidente anche un invito alla prevenzione ed ai corretti stili di vita. Poi, rivolgendosi ai ricercatori, un appello affinchè la circolazione dei cervelli "non diventi per i nostri giovani, una strada a senso unico, in uscita". Timori, questi ultimi, espressi proprio da una giovane ricercatrice, Tiziana Triulzi, intervenuta in rappresentanza dei 5.000 ricercatori sostenuti da Airc. Paure alle quali ha risposto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, la quale ha annunciato come con la Legge di Bilancio sia stata varata una riforma di 'svolta' per i ricercatori italiani: è il sistema della 'piramide della Ricerca' che definisce un nuovo e meritocratico percorso di carriera, garantendo ai ricercatori italiani le stesse opportunità dei colleghi europei. Lorenzin ha quindi annunciato che è "confermato" il Fondo da 500 milioni su base triennale per garantire l'accesso a tutti i cittadini ai farmaci oncologici innovativi:

"Il Fondo è strutturale - ha detto - e credo che lo rimarrà". Un dato di fatto sottolinea però l'eccellenza della Ricerca italiana: "La sopravvivenza ai tumori è da noi più alta, e ciò anche grazie al nostro Servizio sanitario nazionale", ha rilevato il presidente Airc, Pier Giuseppe Torrani. Sogno, speranza e condivisione sono i termini utilizzati invece da Alberto Mantovani, Humanitas University Scientific Director, per raccontare lo stato dell'arte della ricerca oncologica nel nostro Paese: "Assicuriamo una sopravvivenza ai pazienti superiore alla media europea, uguale, a volte superiore, a quella dei Paesi più ricchi del nord Europa. Sappiamo che dove si fa ricerca si cura meglio. Ma abbiamo un problema di condivisione all'interno del Paese, con differenze Nord-Sud che - ha concluso - vanno colmate"

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